Salute Mentale

colloqui individuali

Eleonora-Spezi-Psicoanalisi

Collaboro da tre anni all’interno delle REMS (Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza), ex OPG (Ospedale Psichiatrico Giudiziario), di Castiglione delle Stiviere (MN).
A proposito di salute mentale ho incontrato pazienti con ogni tipo di diagnosi che si possa ritrovare nel DSM (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali).
Pazienti anche molto giovani, dai 18 ai 23 anni, giungono presso le Rems a causa della loro pericolosità sociale; si tratta di persone che hanno commesso un reato ma che non hanno ricevuto una pena da scontare in carcere ma una misura di sicurezza a causa della loro totale o parziale infermità mentale.

I reati possono essere di diverso tipo ma alta è la percentuale di maltrattamenti in famiglia: mariti o compagni nei confronti delle mogli o compagne, madri nei confronti dei figli, figli nei confronti dei genitori.

Mi soffermo su questo ultimo caso: la rabbia rappresenta l’emozione che la maggior parte di questi giovani non riesce a gestire. Una rabbia, talvolta antica, che non ha mai trovato un luogo di espressione o un ambiente idoneo alla sua accoglienza, e che spesso sfocia nel modo più violento. Si incontrato giovani ragazzi che non hanno avuto la possibilità di sperimentare relazioni di cura adeguate, e che portano, nella loro storia, vissuti di genitori altrettanto disarmati da un punto di vista emotivo, ma non necessariamente cognitivo o economico.

Famiglie che per anni hanno avuto a che fare con i servizi sociali, con psicologi, psicoterapeuti, assistenti sociali, educatori, medici, psichiatri ma che non hanno mai trovato un po’ di pace e che sono saltate in quanto soffocate da troppa sofferenza.
L’assistenza socio-sanitaria, anche nel campo della psichiatria, sta subendo molti tagli e le possibilità di garantire copertura psicologica a questo tipo di pazienti è sempre più ristretta;

… è in questa prospettiva che mi propongo per accogliere quei casi in cui disturbi di personalità, disturbi psicotici, si sono aggravati forse anche a causa di mancanza di ascolto, accoglienza, presa in carico.
Vista talvolta la gravità del disturbo so che molti pazienti sono trattati farmacologicamente per tanto mi rendo disponibile nel collaborare, o per lo meno nel mettermi in contatto, con il medico di riferimento, ovviamente nel rispetto delle esigenze e scelte della persona.