Tenere conto degli aspetti psichici e dei bisogni affettivi significa saper accogliere la paziente nel suo insieme, nella sua complessità, favorendo migliori condizioni di cura. Conoscere meglio la donna e le sue necessità significa poter stabilire le basi per un rapporto più adeguato, in cui possano essere collocate anche le domande più intime e difficili. Ricordiamo che il tumore al seno tocca, inevitabilmente, la vita sessuale, e potrebbe compromettere seriamente la vita di relazione della donna, specie laddove siano già presenti tensioni di coppia. Il compito dello psicologo dovrebbe essere anche quello di capire quanto un adeguato supporto psicologico debba essere offerto anche al compagno o alla coppia insieme, sempre considerando i bisogni, le possibilità, e la maturità psicologica dei clienti e della famiglia. Comprendere la qualità delle relazioni significa anche colludere meno con i bisogni difensivi delle pazienti, che possono ad esempio chiedere un intervento chirurgico più radicale per disperazione, o per gravi conflitti. Eccessiva reattività o passività, abbandono, indifferenza, sfiducia, sono esempi di reazioni che segnalano un malessere psichico e che possono complicare il decorso della malattia. È importante saper differenziare le reazioni e saperle leggere…