continua dal precedente articolo “fragile e SPAVALDO – introduzione”
… il giovane Narciso…
Riconoscere il Sé come progetto, come tensione creativa, è la missione dell’adolescente, che tradirebbe la sua vera natura se non capisse questa verità e dedicasse tempo, attenzione ed importanza agli altri. Il nuovo adolescente può essere definito Narciso perché ha bisogno dello specchio sociale per vedersi riflesso. Per specchio sociale si intendono ovviamente tutte le relazioni di cui dispone l’adolescente: genitori, famiglia allargata, insegnanti e soprattutto coetanei. Il contesto educativo è, per certi aspetti, molto critico nei confronti del narcisismo, preferendogli un assoggettamento masochistico e deferente nei confronti dell’autorità. La fragilità tipica dell’adolescente odierno è dovuta essenzialmente al fatto che egli ha bisogno del riconoscimento esterno, ha necessità di essere visto, di essere qualcuno nell’ambiente in cui vive. Il giovane narciso tende ad essere assai permaloso, pur senza dare troppa importanza a quello che gli si dice, visto che l’altro comunque non ha un ruolo di grande preminenza.
Contrariamente ai figli delle passate generazioni, Narciso-cucciolo nasce al centro di una famiglia di cui egli è l’essenza fondante, tutto il mondo gira attorno a lui ed ai suoi bisogni. Il piccolo bambino è l’essenza della bontà, della bellezza, dell’amore verso i genitori .
Il bambino dovrà ubbidire in nome dell’amore e non perché timoroso del castigo.
Prima di lui, per secoli, era Edipo la figura cardine dell’adolescenza. Edipo era un bambino rapace, incivile, pieno di appetiti che l’educazione doveva contenere e reprimere, attraverso il castigo ma soprattutto attraverso un potente controllo interno: il senso di colpa.
Incubo, da sempre, di tutti gli adolescenti, il senso di colpa ha completamente abbandonato Narciso. Il crollo del dominio dei padri, le madri lavoratrici, la mancanza di fratelli, ha liberato Narciso dal senso di colpa, lo ha immesso precocemente nella società e gli ha dato un forte potere contrattuale all’interno della famiglia, anche in ambito educativo: regole condivise ed elasticità nella somministrazione delle punizioni ma, elemento principale, le regole sono ad familiam, cioè scelte in base al contesto ristretto e non già leggi morali eterne scese dall’alto.
Questo conferisce a Narciso una certa dose di forza e di spavalderia, creando contemporaneamente il paradosso che maggiormente lo caratterizza. Narciso è autoreferenziale ma ha bisogno dell’altro per essere visto, o addirittura ammirato. Narciso ha bisogno di una tenerezza rispecchiante:
L’adolescente di oggi è visto in maniera diversa, a seconda del ruolo che l’adulto riveste.
Il genitore dà rilevanza all’aumento del desiderio sessuale e della carica aggressiva.
L’insegnante è interessato ai nuovi modi del pensiero che permettono performances cognitive inedite. Effettivamente, l’acquisizione della capacità riflessiva e il raggiungimento dello stadio più alto dello sviluppo intellettivo, ossia il pensiero ipotetico-deduttivo, rendono l’adolescente particolarmente curioso e gli donano nuovi mezzi “di espansione”.
L’organizzazione sociale lo vede come possibile consumatore mentre i sistemi di controllo si preoccupano dei comportamenti a rischio.
continua nel prossimo articolo “fragile e SPAVALDO – simbolizzare”