Le mie scuse al maschile sacro

LE MIE SCUSE AL MASCHILE SACRO

donna_parla uomoMi scuso per i momenti in cui non sono riuscita a vedere la tua vera natura dietro le mie proiezioni.
Il mio specchio era offuscato dal dolore e non riuscivo a distinguere il guerriero coraggioso da quello non in contatto con il suo cuore.
La mia mente era offuscata dalle ferite non cicatrizzate e non riuscivo a vederti nella tua autenticità.
Ho proiettato su di te inconsapevolmente le mie aspettative negative e non ho riconosciuto i momenti in cui era l’amore a guidarti. Ti chiedo di perdonare le mie proiezioni, e di credere che oltre il dolore c’è un cuore che desidera fortemente fondersi con il tuo.
Mi scuso per tutte le volte che ti ho spinto ad aprire il tuo cuore quando non eri pronto, desideravo accoglierti in me e non sopportavo la distanza fra noi. Io mi nutro attraverso la comunicazione aperta e diretta e il tuo silenzio non l’ho compreso.
Mi scuso per non aver visto la lotta che stavi combattendo contro i tuoi limiti, per tutti quei momenti in cui non riuscivo a vedere oltre le mie aspettative e fantasie. Sono cresciuta ascoltando la fiaba di un grande cavaliere che mi avrebbe salvato e mi sono aggrappata a quella visione, preferendo la perfezione dell’illusione alla realtà dell’essere umano.
Naturalmente abbiamo perpetuato insieme la proiezione, tu nascondendo la tua umanità alla mia vista ed io non cercandola.
Attendo con ansia il momento in cui le nostre relazioni saranno libere dalle illusioni e si fonderanno su il profondo riconoscimento della reciproca autenticità.
Mi scuso per averti inviato messaggi contrastanti per come avrei desiderato tu fossi, alle volte ti desideravo tenero altre dominante e protettivo. Questo deve averti confuso, e deve essere stato impegnativo andare avanti e indietro su diversi stati emotivi.
Ora so che un giorno le perversioni della polarità cadranno e vivremo in un equilibrio sacro: le donne si sentiranno al sicuro per affermare la loro voce e incarnare la loro interezza, e gli uomini si sentiranno ugualmente sicuri per deporre l’armatura e parlare dalla loro vulnerabilità.
Nel fiume dell’ essenza, tutto scorre nella stessa direzione- verso l’oceano della totalità.
Mi scuso per aver preteso che tu riempissi il mio vuoto, non sapendo che l’unica che può riempire i miei vuoti sono io.
Spesso ho cercato in te il completamento a me stessa, dopo tanti secoli in cui sono stata separata dal mio potere non mi rendevo conto di avere in me stessa gli strumenti per completarmi. Dove prima ci siamo incontrati come due esseri frammentati, ci rincontreremo come due esseri interi, ognuno nella propria interezza, ognuno intrinsecamente completo.
Ti incoraggio ora a riaffermare e incarnare il maschile sacro scusandomi per tutte le volte in cui ho combattuto contro il tuo potere non riuscendo a distinguerlo da tutti gli abusi della storia.
(…)
Attendo con ansia il giorno in cui ci incontreremo l’un l’altro nella nostra vera nudità, spogliati dalle emozioni irrisolte, proiezioni e dolore indotto, dalle distorsioni della dualità. Per troppo tempo siamo stati su lati opposti del fiume, il ponte tra i nostri cuori è stato spazzato via da una piena di dolore. Ma è giunto il momento di costruire un nuovo ponte, che si crea con ogni passo che facciamo.
Possa tu sentire la presenza della Divina Madre vicino al cuore, che ti invita a riposare profondamente sulle rive della propria essenza.
Riposa caro guerriero. Il tuo cuore è al sicuro.


Jeff Brown

buongiorno... grazie di essere qui! ... e, nel caso volesse lasciare un commento, sarebbe molto gradito!